Un saluto a tutti.
Sono Olimpia Regalbuto sono nata nel 1968 e sono residente a Cercola da circa 22 anni. Lavoro da 30 anni nel gruppo ENI dove in precedenza ho ricoperto mansioni nelle unità amministrative ed attualmente mi occupo, nell’area commerciale, del supporto al segmento “condomini”.
Perché ho scelto di candidarmi con il MoVimento Cinque Stelle? Perché il movimento ha sradicato il principio che la politica è un mestiere solo per chi ha una biografia di imprenditore di successo, di banchiere e via dicendo; il MoVimento Cinque Stelle ci ha fatto capire che la politica non è un mestiere ed ogni cittadino può impegnarsi a farla.
Se dovessi essere eletta mi impegnerei e lotterei per alcuni problemi che pesano come macigni sulla mia città; innanzitutto vorrei cercare di affrontare e trovare soluzioni per le pessime condizioni in cui versano i quartieri popolari di Cercola e della sua frazione Caravita. Piccole azioni piccoli passi sono necessari, da fare ed attuare affinché si crei quel rapporto di fiducia tra l’amministrazione comunale e coloro che vivono in queste zone. Come posso/possiamo aiutarli? Creare ad esempio nel settore sanitario una rete di servizi essenziali di assistenza medica e pediatrica, farmaceutica, specialistica ambulatoriale, e domiciliare e dei consultori pubblici. Mi piacerebbe creare piccole aree verdi, piantare alcuni alberi, piante e fiori in queste zone incolte e lasciate a se stesse. Naturalmente vorrei coinvolgere la cittadinanza alla cura di queste aree creando quel senso di appartenenza che tutelerebbe di conseguenza queste zone. Sono una madre e come madre vedo la totale mancanza di luoghi di aggregazione per le masse giovanili che sono costrette a vivere in questi quartieri che spesso si trovano di conseguenza ad avere a che fare con le bande dei clan malavitosi, cadendo spesso nel barbaro sistema della tossicodipendenza. Vorrei pertanto riscattare alcuni luoghi riqualificando aree comunali in disuso situate a ridosso delle discriminate palazzine di edilizia popolare della frazione Caravita, nelle quali i nostri ragazzi e quelli del posto potessero identificarvi un luogo di ritrovo, capace di richiamare anche i residenti in altre zone della città, superando, dunque, le barriere e i pregiudizi legati al contesto più critico ed oggettivamente degradato di Cercola. Per concludere, vorrei aiutare le persone che vivono con estremi disagi vorrei dedicarmi soprattutto a loro cercando di combattere ogni forma di povertà sia essa economica, culturale e relazionale.