La crisi morde e… piange il telefono!!!

Buonasera a tutte/i,

sono ancora fresche le immagini di un noto programma televisivo (vedi qui dal minuto 29:30 al 32:40) nel quale il nostro primo cittadino portava a conoscenza l’Italia tutta della deficitaria situazione delle casse comunali e della possibilità parziale di coprire servizi minimi essenziali, e cosa ti appare sull’albo pretorio del Comune?

La determinazione n° 524 del 11/07/2013 (consultabile qui) con la quale il responsabile dei “Servizi Informatici” dell’ente ritiene necessario integrare (a seguito di un esistente impegno di spesa di € 1.500 del 31.01.2013) altri € 1.440 per l’acquisto di n° 7 telefoni cellulari con relative schede sim. (Sindaco, 5 assessori e Vice Segretario)

Ci sembra alquanto strano che le suddette figure debbano essere dotate di quanto riportato per le seguenti motivazioni:

1) Pensiamo che i destinatari di tali strumenti già possiedano una propria personale utenza con telefono annesso per cui eventualmente possono essere reperibili dall’ente a quella utenza (evitandogli il fastidio di avere 2-3 telefoni);
2) Per alcuni di loro, data la loro permanenza negli uffici comunali in orari lavorativi, tale utenza potrebbe essere addirittura superflua;
3) Per alcuni di loro non dovrebbero esistere già cellulari e sim che erano in possesso dei loro omologhi delle precedenti amministrazioni? Se si dove sono finiti? Pensiamo potrebbero tornare nella disponibilità dell’ente ed essere riassegnati ai nuovi amministratori;
4) Considerando che il costo medio di 1.440/7 = 205 € circa per telefono, immaginiamo che si tratti di telefoni di fascia medio-alta (anche considerando che si tratta di importi sicuramente scontati dalla convenzione CONSIP) non è possibile acquistare dei telefoni a basto costo visto che servono solo per la reperibilità telefonica? (magari con telefoni di fascia bassa da € 30 ad  € 60 si può ottenere un risparmio da € 900 a € 1.200 circa)
5) Per tutti quanti risulta parziale la spesa relativa all’acquisto in quanto c’è probabilmente da aggiungere il costo di un canone per ogni sim (per i più virtuosi nel caso non generino traffico in uscita) e per il traffico generato (voce, sms, dati);

Per quanto esposto invitiamo gli amministratori citati a fare un atto concreto nei confronti dei cittadini rinunciando a tali benefit e destinando tali risorse ad altro.

Se viceversa tale atto risultasse in violazione di qualche norma che ignoriamo, chiediamo che i numeri di tali cellulari siano messi a disposizione dei cittadini stessi i quali saranno ben lieti di avere un canale diretto con i loro amministratori.

Alla prossima…

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