Strisce blu… Le famo strane?
Le strisce blu esistono ormai in ogni comune ed anche Cercola se ne è dotata da qualche tempo.
Dopo essere state avversate dai membri dell’opposizione durante la precedente amministrazione, dal 2013 le stesse persone nelle nuove vesti di amministratori hanno cambiato idea e le hanno attuate asserendo che non se ne poteva fare a meno e che comunque non sarebbero durate più del periodo sperimentale previsto (di un anno!).
Inizialmente furono affidate, come previsto, a società esterna per un anno in via sperimentale e poi illegittimamente prorogate (anche se non era prevista la proroga) per cui furono dapprima revocate e poi fu fatto il nuovo bando per un nuovo affidamento sempre con una ditta esterna.
Anche questo bando regolarmente avviato è stato revocato per una serie di errori che non siamo qui a descriverVi per motivi di brevità, ma le cui responsabilità sarebbero sicuramente da ricercare in quanto hanno generato sicuramente un contenzioso con esborso economico da parte dell’ente! (alias tutti noi!)
Dopo questa serie di primizie si decide di internalizzare il servizio mettendo a bando il noleggio di 10 parcometri (compresi di installazione e manutenzione ordinaria e straordinaria) per un importo di noleggio triennale di 140.544,00 € compreso i.v.a. che va a tradursi in un importo mensile di 3.904,00 € compreso i.v.a. escludendo i soli importi di installazione una tantum pari a 1.952,00 € comreso i.v.a.
Pertanto è lecito immaginare che sia stata fatta una valutazione economica nella quale sono stati opportunamente tenuti in considerazione gli eventuali incassi previsti che dovrebbero andare a coprire almeno i costi di noleggio…
Inutile dirvi che per tale importo ci siano stati forniti prodotti non proprio nuovissimi (provenivano da altro comune) nei quali bisogna introdurre l’importo esatto in quanto non danno il resto e che non consentono ne di indicare la targa del veicolo oppure il numero del posto in cui si sosta e non è neppure prevista la possibilità di effettuare pagamento con carte bancarie o tramite cellulare con apposito servizio dedicato.
Dalla determina 262 del 10 aprile 2018 si apprende che l’accertamento relativo alle entrate dal 27.02.2018 al 27.03.2018 è pari ad 1.690,20 € per cui alla luce di quanto sopra esposto, escludendo gli introiti di eventuali sanzioni elevate, siamo in perdita di circa 2.213,80 € (dato dalla differenza tra 3904,00 € – 1690,20 €) su base mensile. Supponendo che la stessa situazione si verifichi per un triennio, andremo sotto di circa 80.000 € (2.213,80 € x 12 mesi x 3 anni) che andrebbero a sommarsi ai circa 145.000,00 € del noleggio per un esborso complessivo di circa 225.000 €.
Se questa prima stranezza, comprensibile anche dalla famosa “casalinga di Voghera” può averVi stupito, altre ancora ce ne sono…
Il servizio “strisce blu” si avvale per il controllo, di personale interno al Comune ed in particolare dei Vigili Urbani (ridotti sotto la decina!) e/o di altro personale appositamente designato. Come è risaputo il nostro comune soffre di una atavica carenza di organico (ce lo dicono continuamente gli attuali amministratori!) per cui la scelta di internalizzare il servizio ci è sembrata abbastanza singolare.
E’ indubbio e facilmente verificabile che anche se le strisce blu esistono, non tutti si preoccupano di pagare la sosta in quanto i controlli sono molto rari… (per cui ancora una volta avremo un minor introito…)
Ma la vera ciliegina sulla torta è rappresentata dall’avvio del servizio… Con manifesto/manifestino all’interno dei negozi di seguito riportati viene annunciato l’avvio sperimentale a far data dal 26 febbraio 2018. Avviare un servizio con un semplice manifesto ci sembra davvero troppo, eppure a Cercola è possibile. Nello stesso viene citato l’Art. 7 lettera F del Nuovo Codice della Strada come motivazione dell’avvio del servizio.
Non per essere pignoli, ma l’articolo citato recita testualmente “stabilire, previa deliberazione della giunta, aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta, anche senza custodia del veicolo, fissando le relative condizioni e tariffe in conformità alle direttive del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, [di concerto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le aree urbane];” per cui sarebbe dovuta esistere una delibera di giunta o altro provvedimento equivalente che prevedeva l’istituzione della sosta a pagamento.
Ebbene da noi a Cercola non è cosi e dopo aver richiesto il regolamento già dallo scorso novembre 2017 (le strisce erano state annunciate e mai avviate da un bel pò!) solo ad aprile 2018 ci viene segnalato che “non risulta adottato il Regolamento per il servizio di sosta a pagamento“
Di tale notizia oltre alla conferma in risposta alla nostra richiesta ci era venuto il sospetto a causa dell’insolito valzer di tracciatura/cancellazione delle strisce blu/bianche presenti sul territorio…
Inoltre nessuna notizia sembrava pervenire relativamente al parcheggio interrato di viale Gandhi il quale ancora oggi a strisce blu funzionanti risulta ancora chiuso!
Qualcuno accortosi anche dalle nostre continue richieste di informazioni decide finalmente di sanare la cosa e secondo Voi cosa decide di fare?
Il 27 aprile scorso con questa ordinanza viene emessa la “Regolamentazione delle aree di sosta a pagamento senza custodia” in cui con un atto comunale “vero” e non con un semplice manifesto vengono finalmente definite le regole per il servizio.
Ma a questo punto, direte Voi, abbiamo finito? Assolutamente NO!
I nostri supercompetenti amministratori ed i relativi responsabili di servizio ci deliziano con l’ultimo colpo da maestro…
L’ordinanza 19 del 27 aprile 2018 oltre a far costare la sosta oraria in 0,80 € ad ora (invece di 0,50 € come invece realmente previsto!) fa partire il servizio, udite udite, in data 26 febbraio 2018…
Devo dirVi che non ho mai visto un provvedimento che retrodati la sua efficacia di due mesi e credo che in virtù di tale errore tutti i cittadini che hanno pagato prima di tale ordinanza, sia per la sosta che eventuali sanzioni elevate possano essere legittimamente risarciti in quanto i nostri (in)competenti amministratori ed i relativi (ir)responsabili di servizio hanno emesso un atto viziato da fin troppi errori…
Come riferitoci da qualche nostro amministratore non proprio “di primo pelo” come i parcometri noleggiati, le strisce blu si dovevano fare ad ogni costo in quanto era la gente che le chiedeva!
Speriamo che la stessa gente che le ha chieste, venuta a conoscenza di quanto gli costano, se ne lamenti…
Che dirVi… a Cercola le cose se non “le famo strane” non le facciamo proprio…
Cercola (Napoli-Europa mediterranea) – Lettera aperta di un elettore ai candidati-sindaci e candidati-consiglieri.
Oggetto: “Disabili a pagamento nelle strisce blu”.
Dunque, anche Cercola si è allineata alla regola adottata da molti altri Comuni. Le tabelle campeggiano in bella vista e nei corridoi di Palazzo Riccardi qualcuno osa anche far credere che questo era inevitabile, perché voluto dalla norma. In realtà, a parte alcune sentenze discordanti nel corso degli anni, il Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada (DPR 495/1992, modificato dal DPR 14172017), all’art. 381, comma 5 recita che il Comune “(…) può prevedere, altresì, la gratuità della sosta per gli invalidi nei parcheggi a pagamento qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati”. Quindi, logica vorrebbe che si dovrebbero vedere cartelli che autorizzino i disabili a parcheggiare gratis, ma questa è un’altra storia. Quello che deve essere chiaro è un’altra cosa: far pagare i disabili nelle aree pubbliche è una scelta. Il Comune avrebbe avuto la facoltà di agevolare i disabili. Se non lo ha fatto, è perché ha fatto una scelta diversa: ha privilegiato le esigenze di bilancio, ha scelto la strada della deterrenza per evitare abusi e ha creduto di moralizzare una questione scottante.
Naturalmente, questa scelta del Comune è legittima, lo consente la legge. Ma resta una scelta e, come tale, sarebbe potuta essere diversa. Non so fino a che punto l’approvazione del Regolamento comunale sia stata fatta con consapevolezza: a volte, passano decisioni senza leggerle sino in fondo, succede…
Ma ragioniamo senza fare polemiche. Lasciamo stare che il “provvedimento” purtroppo si sta allargando a macchia d’olio quasi dappertutto, lasciamo stare che, in epoca di spending review, non si guarda in faccia a nessuno. Lasciamo stare pure il fatto che questa è l’ennesima conseguenza della proliferazione non controllata dei falsi contrassegni (il Suv con contrassegno invalidi ormai è un must). Però, lasciatemi fare una piccola riflessione: il disabile è quasi al cento per cento uno che ha problemi di deambulazione. Se guida da solo un’auto (lasciamo stare il calvario per conseguire la patente e il calvario per il rinnovo, ne parleremo un’altra volta), per lui è come la guarigione di tutti i suoi problemi, sicuramente dell’ovvio suo problema principale, la mobilità. Trova il posto riservato ai disabili puntualmente occupato da chi disabile non è (non faccio parte di chi pensa “prenditi il mio handicap e lasciami il posto”), brontola un po’, poi si mette nelle strisce blu. Parcheggia, scende in cerca della colonnina, paga, ritorna all’auto per mettere il ticket sul cruscotto e va per la sua commissione. Un po’ di logica farebbe dedurre che il tempo impiegato per fare questa “semplice” operazione è ben più lungo di chi è “normale”. E poi: se uno non ce la fa in tempo, dovrebbe tornare, ripetere l’operazione per aggiornare il ticket. Ma la logica, in Italia, si usa per argomenti più importanti, si sa.
A dire il vero, una dose aggiuntiva di logica sarebbe necessaria pure a Cercola: voglio prendere il treno e, quindi, cerco di approssimarmi alla stazione. Nessuno stallo giallo nella miniarea di sosta all’uscita della Circum. Quindi, cerco lo stallo lungo via Ferrovia: uno è personalizzato, l’altro è a metà percorso. Parcheggio: per fare il ticket, devo scendere fino all’incrocio di via Riccardi. Faccio il ticket. Risalgo in fretta tutta via Ferrovia, in salita, metto il ticket sul parabrezza e ripercorro la salita per non perdere il treno. Bravi, ma proprio bravi, ci vuole proprio una bravura!
Sinceramente, mi facevo un vanto che il mio paese fosse riuscito a non adeguarsi a questa tendenza: ne sono deluso, perché penso che questo tipo di provvedimento sia figlio di una mentalità gretta che considera l’invalidità un privilegio e non uno svantaggio, un handicap vero. Certamente, il problema non è quello di non voler pagare.
Vi chiedo che cosa ne pensate e se qualcuno di voi ritiene che debba farsi una modifica del regolamento comunale più coerente e sensibile alle esigenze dei disabili e quanti di voi sono disposti a discuterne sin dalle prime sedute del futuro Consiglio comunale.
Gennaro Piccolo