Benvenuti nella terra di mezzo… (o di nessuno?)
Buonasera a tutte/i,
di recente nel nostro paesino si è provveduto ad effettuare (a dire dei più, finalmente!) il rifacimento del manto stradale di via Domenico Riccardi (il corso principale dedicato, per chi non lo sapesse, al primo sindaco di Cercola!) e parte di via Don Minzoni.
Fin qui niente di anomalo, direte Voi, ma come accade spesso non sempre tutte le ciambelle riescono col buco.
Partiamo dall’analisi di quanto riferito dalla determina n° 87 del 11/03/2015 (leggibile qui), dalla quale riusciamo a comprendere che l’importo complessivo dei lavori è di € 200.000,00 (finanziati con un mutuo della Cassa Depositi e Prestiti)
Il famoso corso Domenico Riccardi percorre l’intero paese partendo dalla zona di confine con Napoli, in cui sul marciapiedi opposto diventa via Angelo Camillo De Meis e continua fino al confine con Pollena Trocchia dove sul marciapiedi opposto ci troviamo su via Giuseppe Garibaldi.
Due zone di confine, come tante altre periferiche, nelle quali non sempre si riesce ad avere lo stesso trattamento del resto del paese.
Escludendo la zona al confine con Pollena Trocchia, non interessata, probabilmente, dato il valore storico del basolato presente, la nostra attenzione si concentra sulla zona al confine con Napoli.
Il citato rifacimento del manto stradale, che effettivamente non si vedeva da un bel po, si è fermato all’altezza di Villa De Campora lasciando da quel punto in poi il vecchio manto stradale.
Contestualmente, ma in modo del tutto casuale anche dal lato del comune di Napoli si è proceduto al rinnovo del manto stradale, e lo stesso si è fermato all’incrocio nei pressi di via Europa.
Restano scoperti dai lavori di entrambi i comuni (Cercola e Napoli) poco meno di 500 metri di manto stradale come si può vedere dalle seguenti foto:
Ora non si riesce a comprendere in alcun modo le motivazioni di tale dimenticanza da una parte e dall’altra e c’è da notare che almeno dal lato del comune di Napoli il manto è arrivato più o meno fino al civico 63 di corso Domenico Riccardi (diciamo ci sono venuti incontro…) mentre dal fronte cercolese ci siamo fermati ad una ventina di metri dal confine naturale con Napoli.
Era tanto difficile fare altri 200 metri a testa? Perché si sceglie di arrivare solo fino ad una parte del corso senza finirlo? Gli abitanti di quelle zone sono da considerarsi figli di nessuno?
Nei prossimi giorni chiederemo lumi all’ufficio lavori pubblici per scoprire l’arcano…
In ultimo per la parte riguardante Cercola c’è da segnalare qualche prodezza di chi si è occupato della segnaletica orizzontale che potete notare dalle foto seguenti:
Intanto Voi restate sintonizzati e… alla prossima!