SS268… l’eterna incompiuta!
La strada statale 268 del Vesuvio (SS 268) ha origine nel comune di Cercola (NA) e termina nel comune di Angri (SA). Oltre ad essere un importante asse di congiunzione tra diverse realtà produttive dei paesi che attraversa, rappresenta l’unica via di fuga per le popolazioni che si trovano alle pendici del Vesuvio ricadenti nella cosiddetta “Zona Rossa”.
L’attuale tracciato presenta una sola corsia per senso di marcia (corsie spesso neppure separate se non dalla sola segnaletica orizzontale!) per la quasi totalità del percorso, ad eccezione dei tratti oggetto di recenti interventi di ammodernamento, in quanto la sua progettazione era basata sul traffico degli anni sessanta e la sua costruzione ha visto la luce solo agli inizi degli anni ottanta. Nel tratto Napoli-Somma Vesuviana risultano del tutto assenti le corsie di emergenza e le piazzole di sosta ed in alcuni svincoli non ci sono neppure le aiuole atte a separare l’entrata dall’uscita.
Il risultato è che la SS268 è tristemente ricordata come “la strada della morte” a causa della frequenza e gravità degli incidenti: dal 2009 circa 30 decessi e 170 feriti, il tutto dovuto anche ai ritardi nell’esecuzione dei lavori.
Infatti, i lavori di completamento della strada – con il cosiddetto “raddoppio” delle corsie di marcia tra Boscoreale e Terzigno e con lo svincolo di Angri che si connette all’Autostrada A3 – che costeranno circa 150 milioni di €, sono ancora in pesante ritardo: e se mentre per lo svincolo di Angri (46 milioni di euro) la situazione dovrebbe finalmente chiudersi entro novembre 2015 (così dicono Vetrella e Cosenza al seguente link), lo stesso non si può dire per il raddoppio, i cui lavori dovevano addirittura iniziare nel 2003 e terminare nel 2007, mentre da questo link risalente al 2012 è possibile vedere che la stessa Giunta Caldoro doveva completare l’intervento entro fine 2013.
In estrema sintesi, la SS268 è una vera e propria emergenza alla quale è giunto il momento di dire basta: gli appalti devono essere trasparenti, sia nell’affidamento che nell’esecuzione con tempi di realizzazione certi e non variabili. Non è ammissibile che si stia pagando un prezzo cosi alto in termini di vite umane per la noncuranza della nostra attuale classe politica.
Si ringrazia Carmine Aveta per il supporto tecnico nella stesura del post…