Consiglio Comunale: Cercolesi assenti ingiustificati perdono il diritto di protestare!
Esaminando la scarsa affluenza in aula durante il consiglio comunale dei cittadini cercolesi, sento il dovere di fare una piccola annotazione sull’importanza del consiglio comunale.
Riportando alla lettera l’articolo 42 del Testo Unico degli Enti Locali, al comma 1 troviamo: “Il consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo.”
In altre parole è dove si decide “il giorno e la notte” dei cittadini. Continuando la lettura del testo, al comma 2 troviamo l’elenco delle competenze in materia del consiglio che, per non appesantire l’articolo, eviterò di postarle ma credo che almeno una veloce lettura vada fatta affinché si possa comprendere a pieno l’importanza decisionale di tale organo (TESTO UNICO).
Non partecipare a queste sedute è come non voler saper nulla di come vengono spesi i propri soldi, con quali strategie si intende risolvere i problemi e non domandarsi perché lo stato delle cose non migliora ma continua a peggiorare.
Allo stesso tempo non partecipare al consiglio comunale, quindi non partecipare alle decisioni comunali, fa perdere, oltre al diritto di lamentarsi dello stato attuale delle cose, la pretesa di un reale cambiamento per migliorare la situazione.
Premetto che da neofita dell’assemblea, il consiglio comunale non può essere considerato una manifestazione divertente (salvo alcuni interventi da commedia napoletana che avrebbero fatto arrossire anche il grande De Filippo) ma, pur se noiosa e lunga, resta un obbligo morale e civile parteciparvi. Un cittadino che, dopo aver votato, non si interessa di come svolge il proprio lavoro il sindaco, gli assessori e tutta la giunta, è come una persona che compra una moto, decide di testarla e si reca in autostrada a 150Km/h senza accertarsi dello stato di usura delle ruote o dei freni.
Un altro vantaggio nel partecipare al consiglio è che si riesce realmente a valutare lo stato di salute dell’amministrazione. Spesso vengono fatte delle domande dove la risposta, anche se ovvia, riesce sempre a stupire in termini di cattiva gestione della cosa pubblica. In altre occasioni invece, ascoltando i silenzi di alcuni consiglieri, non si riesce a comprendere l’utilità della loro presenza. Osservare i “politici” in azione nel loro regno naturale aiuta a comprendere le reali intenzioni politiche.
Per queste ragioni reputo fondamentale per i cittadini partecipare ai consigli per potere meglio comprendere gli uomini e donne che formano l’apparato comunale e che forse domani si ripresenteranno (ancora) alle elezioni.
Inoltre, se si partecipasse in massa ai consigli, questi politici di professione potrebbero iniziare a risentire la pressione da parte dei cittadini esigenti di fatti concreti e forse inizierebbero a fare il loro dovere smettendo di fare i teatranti di una buffa e ormai triste commedia.
Il 4 dicembre (domani) ci sarà un altro consiglio nel quale spero di ritrovare tutte quelle facce che in campagna elettorale si erano vestite di buone intenzioni e che chiedevano il voto per un cambiamento, una rivoluzione culturale, un ringiovanimento degli organi politici.
Spero anche di vedere tutte quelle persone che hanno votato l’attuale amministrazione per continuare a sostenere i loro candidati eletti e per assicurasi che questi rispettino le promesse elettorali.
Mi aspetto anche di vedere tutte quelle forze politiche che hanno riempito il foglio elettorale con il loro simbolo, non hanno preso abbastanza voti per sedersi al tavolo delle decisioni, ma sono abbastanza per fare una pressione dall’esterno.
Per il prossimo consiglio mi aspetto proprio tante persone. Io ci sarò munito di telecamera (come sempre) e blocco note per appuntare tutte le occasioni mancate e le promesse non mantenute, protestando contro le cose che non vanno, perché questo è un mio diritto e non ho intenzione di perderlo!