Gazebo informativo domenica 2 dic 2012
in corso D.Riccardi altezza civ. 245 angolo via Ferrovia h. 10,00 RACCOLTA FIRME PER SANCIRE IL DIRITTO UNIVERSALE ALL’ACQUA POTABILE
L’acqua e i servizi igienico-sanitari sono un diritto umano !
L’acqua è un bene comune, non una merce ! Esortiamo la Commissione europea a proporre una normativa che sancisca il diritto umano universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, come riconosciuto dalle Nazioni Unite, e promuova l’erogazione di servizi idrici e igienico-sanitari in quanto servizi pubblici fondamentali per tutti. La legislazione dell’Unione europea deve imporre ai governi di garantire e fornire a tutti i cittadini, in misura sufficiente, acqua potabile e servizi igienico-sanitari. Chiediamo che:
- le istituzioni dell’Unione europea e gli Stati membri siano tenuti ad assicurare a tutti i cittadini il diritto all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari;
- l’approvvigionamento in acqua potabile e la gestione delle risorse idriche non siano soggetti alle “logiche del mercato unico” e che i servizi idrici siano esclusi da qualsiasi forma di liberalizzazione;
- l’UE intensifichi il proprio impegno per garantire un accesso universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari.
Mercoledì scorso si è tenuta a Torre del Greco presso la sede dell’Ass. “Nati due volte” una conferenza stampa della Rete Civica ATO 3 dei vari comitati locali per l’acqua http://retecivica-ato3.blogspot.it/ cui ha partecipato Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, tra i promotori dei refendum sull’acqua.
Da anni si batte per evitare la privatizzazione dell’acqua, partecipando a conferenze, eventi e marce in tutta Italia. Nel novembre 2009 ha dichiarato in una lettera aperta al Corriere del Mezzogiorno:
“Si tratta di vita o di morte per le classi deboli dei paesi ricchi, ma soprattutto per i poveri del Sud del mondo che la pagheranno con milioni di morti per sete”
Oggi Padre Alex Zanotelli si trova nel rione Sanità di Napoli. Vive in una casa ricavata dal campaniledella chiesa della Sanità e lavora nella comunità Crescere Insieme, dove trovano rifugio i tossicodipendenti più emarginati del rione. In un contesto diverso, come a Korogocho, ha un solo obiettivo di fondo: “Aiutare la gente a rialzarsi, a riacquistare fiducia”. In tale contesto il religioso comboniano continua a seguire le vicende italiane e non, facendo sentire la sua voce critica.