Papà perché?
Quella che Vi raccontiamo oggi è l’ennesima “non risposta” della nostra amministrazione ad una nostra, e forse anche Vostra, richiesta.
Lo scorso 8 aprile abbiamo promosso, unitamente ad alcuni residenti, l’iniziativa “Ricomincio da Te mi riprendo la mia città” nella zona di Caravita. (ne avevamo parlato in questo post)
Ci era stato segnalato un campetto di calcetto per la precisione quello tra l’isolato IACP e l’edificio 6/6 di Via Matilde Serao 9, che era in condizioni di incuria e degrado nel quale a puro scopo dimostrativo, avremmo voluto procedere ad una pulizia e risistemazione alla meglio.
Dopo un primo sopralluogo ci siamo dati appuntamento per il 22 aprile e nel frattempo siamo venuti a conoscenza del fatto che anni addietro (parliamo del 2011) in quel campetto erano intervenuti i Vigili del Fuoco per chiuderlo in quanto oltre ad essere pericoloso per la presenza di diverse insidie, come tondini di ferro sporgenti e/o pezzi di muratura mancanti, una parte di tale campetto, quella del muro adiacente alla strada, risultava pericolante. (qui il video dell’epoca…)
Da colloqui informali siamo venuti a conoscenza che la notizia era fondata e che i lavori da fare erano anche di considerevole entità.
Giusto per fugare ogni dubbio e/o perplessità abbiamo deciso, come di nostro solito, di chiedere informazioni all’Ufficio Tecnico ed all’Assessore competente (in questo caso ai lavori pubblici!) ed in data 12 aprile abbiamo inviato una prima PEC che potete di seguito leggere.
Abbiamo proceduto, sempre a mezzo PEC, ad un sollecito all’Assessore Riccardo Meandro in data 5 giugno e nelle settimane successive ci è stata data qualche laconica notizia verbale, mentre di scritto, alla data odierna non è pervenuto ancora nulla! (ed oggi siamo al 23 agosto!)
In merito alla riqualificazione che volevamo attuare che consisteva in una ripulitura delle aiuole circostanti, alla sistemazione delle porte ed eventualmente tracciatura delle linee di gioco, abbiamo preferito rimandarla a data da destinarsi…
Inutile dirvi che da quella data il campetto è comunque rimasto aperto, come lo è stato da quel 2011 e che se esiste un reale pericolo nessuno se ne sta facendo carico al momento, seppur fosse con un semplice cartello che avvisa dei potenziali pericoli e/o che ne inibisca l’accesso per motivi di sicurezza.
Nulla di nuovo, direte Voi, ma a nostro avviso, non è giusto che dei bambini debbano essere esposti al potenziale rischio di farsi male o eventualmente essere vittime di quel muro pericolante.
Ben altro trattamento è stato riservato ad un’altra zona del paese, precisamente in un parco giochi in lottizzazione Carafa, dove dopo aver emesso ordinanza di chiusura n° 13 del 30 marzo (che potete leggere qui)
Nonostante la riapertura prevista entro fine maggio, (promessa dal Sindaco a mezzo social come potrete visionare cliccando qui) dopo soli 5 mesi dalla chiusura, questa settimana (e con questa ordinanza di revoca pubblicata in data odierna) l’area è stata restituita funzionante con l’esecuzione di circa € 20.000,00 di lavori.
Tale chiusura è stata resa necessaria per le pessime condizioni delle giostrine (che erano state segnalate da diversi cittadini da un bel po’… ma comunque meglio tardi che mai!) dovute all’incuria ed alla vandalizzazione da parte di ignoti…
Per restare sullo stesso argomento, anche a Caravita esisteva anni fa, davanti al piazzale ASL un’area giochi che fu oggetto di vandalizzazione e che invece di essere ristrutturata, a suo tempo fu completamente smantellata e mai più riallestita togliendo l’unica area giochi pubblica all’intero quartiere!
A nostro avviso sembra che ci sia una disparità di trattamento tra due zone dello stesso paese e non si comprende per quale motivo ancora oggi l’area del campetto sia ancora aperta se quella zona è realmente pericolosa.
Gradiremmo una risposta che tranquillizzi tutti i fruitori di quel campetto ed eventualmente se ci sono dei lavori da fare che vengano programmati quanto prima.
Insomma speriamo che anche i nostri bambini di Caravita possano usufruire dei loro spazi in sicurezza senza dover chiedere “papà perché io non posso avere un’area giochi?”
Prima di pensare a riaprire i ponti sarebbe bello iniziare a creare uguaglianza nelle diverse zone del paese…