“FUMUS BONI IURIS” quando le responsabilità vanno in fumo…

Buonasera a tutte/i,

nonostante quanto accaduto fino a qualche settimana fa relativamente ai roghi sul Vesuvio, i quali hanno irrimediabilmente danneggiato buona parte della flora e della fauna presente, ancora una volta, nei giorni scorsi abbiamo assistito e soprattutto respirato in maniera impotente quanto emesso dagli ennesimi focolai, molto probabilmente dolosi, verificatisi anche nel nostro comune.

In particolare le zone più colpite sono state quelle subito a ridosso della SS162dir che erano (ed alcune lo sono tuttora!) ricoperte da una fittissima vegetazione in molte zone anche abbastanza secca.

In seguito (e non prima, si badi bene!) ai menzionati incendi sul nostro amato Vesuvio, la nostra amministrazione si era data da fare, anche se parzialmente in ritardo (è stato raccontato in questo post), emettendo l’ordinanza 56 del 13 luglio 2017 (che per comodità riportiamo anche qui) attraverso la quale si intimava l’immediata manutenzione e pulizia, pena l’irrogazione di sanzioni pecuniarie e conseguenti risvolti penali in caso di inottemperanza, ai proprietari a qualsiasi titolo di terreni incolti e/o abbandonati che potevano essere potenziali fonti di propagazione di eventuali incendi.

In particolare tra gli obblighi riportati nella citata ordinanza è presente al punto 2 il seguente, fondamentale, passaggio:

E’ FATTO OBBLIGO

2. A Enti e privati, a qualsiasi titolo, di sterpaglie, rovi e/o boschi confinanti con le strade o altre vie di transito o con altre coltivazioni, di effettuare la ripulitura delle erbe infestanti delle fasce perimetrali almeno per la profondità di 5 metri; tali fasce perimetrali dovranno essere costantemente tenute ripulite dalla vegetazione infestante per tutto il periodo di “massimo rischio e grave pericolosità di incendi”. Analoga operazione deve essere effettuata nello stesso periodo, lungo le scarpate stradali e ferroviarie da parte degli Enti interessati;

Tale ordinanza concedeva come termine perentorio per l’esecuzione dei citati dei lavori di pulizia la data del 14 luglio 2017.

La scarpata della SS162dir ci era stata segnalata più volte da alcuni residenti del quartiere Caravita, in particolare da quelli di via Matilde Serao, in quanto oltre a non ricevere alcuna periodica manutenzione, consentendo ai rovi e le sterpaglie di trasformarsi in un vero e proprio bosco, diventava ricettacolo di ogni genere di rifiuto da parte di chiunque si trovasse a passare.

La competenza relativamente alla pulizia di quella scarpata è della Città Metropolitana di Napoli ed alcuni residenti si erano già premurati di segnalare la cosa attraverso il portale dello stesso Ente. Al fine di ottenere maggiore incisività in data 18 aprile 2017 abbiamo effettuato un sopralluogo insieme al Consigliere della Città Metropolitana Danilo Roberto Cascone del MoVimento 5 Stelle.

Nei giorni successivi il Consigliere Cascone (che ringraziamo per il suo interessamento!) si attivava inoltrando in data 20 aprile con una prima richiesta e dopo circa un mese procedendo al presente sollecito.

Anche noi, stante la situazione immutata relativamente a quanto segnalato, agli inizi di giugno ci siamo attivati effettuando regolare richiesta di intervento come visibile dalle foto che seguono:

Clicca sull’immagine per ingrandire.

 

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Inutile dire che nulla si è mosso fino ad oggi e che quelle sterpaglie restanti giacciono indisturbate a minacciare la quiete di un intero quartiere che si trova immediatamente a ridosso della suddetta scarpata.

Ci sorge, a questo punto, un dubbio amletico relativamente a quanto il nostro Comune poteva fare ed eventualmente ha fatto in merito alla questione.

Infatti riteniamo che si sarebbero dovute e potute inoltrare delle segnalazioni alla Città Metropolitana ed in seguito all’emissione dell’ordinanza 56 del 13 luglio 2017 si sarebbe potuto anche fare qualcosina in più sia emettendo verbali a carico del suddetto Ente sia irrogando anche le onerose sanzioni previste nella suddetta ordinanza.

E’ infatti indubbia la responsabilità diretta della Città Metropolitana di Napoli nella suddetta questione, ma a nostro avviso risulta parimenti imprescindibile la responsabilità di effettuare segnalazioni e solleciti ed eventualmente denunce per inadempienza da parte della nostra amministrazione anche in virtù del mandato di tutela della salute pubblica che investe in primis il nostro primo cittadino.

Speriamo vivamente che queste cose siano state fatte per tempo e ci premureremo di informarci attraverso una richiesta di accesso agli atti nei prossimi giorni. (sono state chieste verbalmente per fornirle in sede della prima segnalazione al consigliere Cascone ma nulla al momento ci è stato consegnato!)

Allo stesso modo provvederemo a segnalare, qualora non fossero ancora note, anche altre aree del nostro territorio che a nostro avviso possono essere potenzialmente pericolose affinché si possa intervenire prima e non dopo! (in questo chiediamo a tutti Voi di aiutarci anche con una Vostra segnalazione attraverso i nostri canali…)

Alla prossima…

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