Menu à la carte (d’identité…)
Giovedì siamo stati in giro a distribuire volantini. Argomento? Be’, sapevate che siamo forse uno dei pochissimi comuni in Italia (l’unico?) ad avere ancora le carte d’identità “fatte a mano”? Proprio così, niente stampanti, macchine da scrivere o marchingegni vari; penna, calamaio e santa pazienza. È soltanto da metà 2007 in poi, infatti, che il Comune ha scelto di dotarsi delle attrezzature necessarie alla compilazione computerizzata dei documenti in questione, provvedendo ad avvisare la popolazione che, nel caso si fosse stanchi di sberleffi, burla e pernacchi in salsa nordica (a me è capitato alla Malpensa, ad esempio), no problemo: basta mollare euro 4 e sarete al passo con la Storia. Ora, per onestà intellettuale, c’è da dire che la giunta Tammaro si insedia a Cercola nel maggio del 2008. Ma il nostro non vuole essere un attacco diretto né al Sindaco né a questa amministrazione. L’errore è stato commesso a monte, è evidente. Eppure una domanda sorge spontanea, ed è sempre la medesima: fino a quando i cittadini-contribuenti onesti saranno costretti a pagare il dispendioso fio della cosiddetta “regola dell’alternanza”?