Riportino consiliare (28-09-2010)
Ore 19:58: quando oramai il rinvio a seconda convocazione sembrava più che scontato, spuntano da non si capisce dove i protagonisti dell’adunanza: consiglieri, assessori, sindaco e presidente. Un’ora scarsa di ritardo. D’altronde, cosa volete che sia…
Ore 20:00: appello. Presenti 17 consiglieri su 20, un successone. Solito andirivieni, cellulari infuocati, pallonate in sottofondo.
Ore 20:02: L’assessore al bilancio, dott. Bruno Colella, presenta il primo argomento all’O.d.g. (“salvaguardia degli equilibri di bilancio 2010 e ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi, ex art. 193 D.Lgs. 18.8.2000,n. 267”); siamo allo sfinimento professionistico…
Primo Intervento: Vincenzo Fiengo (20:24-20:31) accusa la maggioranza di non avere, ancora una volta, risposto alle interrogazioni dell’opposizione in merito ad alcune recenti vicende politiche. Colella è invitato a rassegnare le dimissioni, il sindaco a dar conto del perché si ostini ad utilizzare manifesti pubblici (almeno questa è la versione del PD…) per replicare alle questioni sollevate in aula.
Tammaro (20:31-20:37) assicura di essere lui stesso, in prima persona, a farsi carico delle spese per l’affissione. Le insinuazioni della minoranza, dunque, non sono altro che calunnie.
Secondo intervento: Orazio Pandolfi (20:37-20:40), capogruppo del Pdl: “L’amico Fiengo offende il sindaco”.
Terzo intervento: Vincenzo Barone (20:40-20:47), districandosi più o meno abilmente tra ostacoli logopedici di varia natura, ricorda al primo cittadino che in quanto a scheletri nell’armadio, be’…
Quarto intervento: Riccardo Meandro, partito democratico, (20:48-20:52) sottolinea l’ “arroganza” della maggioranza (“il sindaco va via mentre si sta parlando…”). E poi: “non è eticamente corretto che il figlio del sindaco abbia partecipato ad un concorso…”.
Quinto intervento: Luigi Di Dato (20:53-21:07), in una filippica piuttosto prolissa (il limite sarebbe di 10 min, ma figuriamoci…) dichiara: “niente è cambiato rispetto agli anni appena trascorsi”, “la fatica del sindaco è evidente dal suo continuo richiamo al passato”, e ancora: “chi non ha il coraggio di denunciare pubblicamente, è un vigliacco!”.
Replica Pandolfi (21:07-21;11), chiamato in causa da Di Dato secondo il quale gli assessori dell’amministrazione si starebbero macchiando di “poca imparzialità” così commenta: “la riunione dei capigruppo è il momento politico più importante” (ma davvero?), “ci vedremo il prima possibile per la convocazione dei gruppi consiliari…”.
Ancora Di Dato (21:11-21:33), al suo secondo intervento, quello “succinto”, dà lettura di un testo, elaborato dalla minoranza (sono loro stessi a chiamarla così…), in cui manifestano il proprio voto contrario alla delibera in esame.
Sesto intervento: Vincenzo Barone (secondo contributo) proclama “illegittimo” il documento in votazione, ribadendo il parere contrario della coalizione di centrosinistra a riguardo.
A questo punto, si passa al dunque: per alzata di mano i consiglieri esprimono il proprio voto, che rimane però sconosciuto al pubblico in sala (noi, perlomeno, non ci abbiamo capito niente…).
Il secondo punto all’O.d.g. si apre con la consueta presentazione dell’assessore di turno, nella fattispecie del dott. Colella, ancora una volta (21:42-21:52).
Nel frattempo, “lo Stallone di Cercola”, alias Emiliano Perrella, come spesso presente e particolarmente “attivo”, viene allontanato “per proteste”.
In un contributo, stavolta sì succinto, Barone (21:52-21:54) fa sapere di essere propenso a votarlo, il punto (servizio di Tesoreria – 1.1.2011- 31.12.2015-Approvazione convenzione), la qual cosa avverrà nella prossima riunione dei capigruppo, convocata, a meno di sorprese dell’ultimo istante, per le ore 19:00 di venerdì 1 ottobre.
Tutto liscio, stavolta, in buona sostanza. 180 minuti scarsi di assise, buona affluenza, discreto autocontrollo . Ah, dimenticavo, c’erano le nostre telecamere e taccuini, “in agguato”. Una piccola grande rivoluzione, secondo alcuni. E allora, vive la RéVolution!