Entriamo nel circuito SCEC, diffondiamo la libertà!
Cosa sono gli SCEC, ammesso che il vostro tempo sia così prezioso da non ammettere pause di lettura, potete scoprirlo qui di seguito: (http://campania.arcipelagoscec.net/cosa-sono) Quanto valgono, in termini di democrazia e rigoglio, se permettete ve lo spiego io, o quantomeno vi espongo le mie considerazioni a riguardo: Accedendo a questo link (http://www.scecservice.org/registrazione.php?isola=401) avrete l’opportunità di aprire un account SCEC, facendo il vostro ingresso ufficiale nella comunità. Vi si parerà dinanzi una schermata nella quale vi sarà chiesto di inserire i vostri dati per la registrazione, dopodiché, nell’arco di un paio di giorni, il vostro conto si arricchirà dei primi 200 SCEC che potrete utilizzare per transazioni online, oppure convertire in “cartonote”, facendone apposita richiesta e recandovi, per il ritiro, ad uno dei 4 “Punti SCEC” presenti sul territorio (http://www.scecservice.org/territorio.php?isola=401#). Naturalmente il tutto in forma assolutamente gratuita (se ne avrete voglia e disponibilità, magari potreste pensare ad una piccola donazione…) e trasparente. Ecco, ma come e soprattutto dove utilizzare gli SCEC? Be’, il meccanismo è immediato ed assai intuitivo; se un esercizio, ad esempio, applica il 20 % di sconto, su un totale di 10 € ne pagherete 8 in moneta corrente e 2 in SCEC. A sua volta, il commerciante, per le proprie compere, si rivolgerà ad un “affiliato SCEC” e così via. In questo modo, i buoni SCEC saranno sempre in circolo virtuoso, aumentando, di fatto, il potere d’acquisto dei soci aderenti all’iniziativa. Ma dove spendere gli SCEC, dicevamo? Be’, non bisogna far altro che consultare le cosiddette “Pagine Auree” (http://www.scecservice.org/pagineauree.php?isola=401), in pratica una lista di nomi tutti gli associati al circuito. Detto ciò, io il mio l’ho fatto; ora non ditemi che non lo sapevate…